Efesto, il Dio Fabbro, nelle sue cavernose officine è il Dio che crea Bellezza lavorando i metalli preziosi del cuore del Vulcano, le gemme lucide nascoste negli anfratti, con il fuoco, tra le rocce.
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La materia grezza, ferita, diventa gioiello. Ombre e trasparenze temprate con la fiamma nel metallo. Tutto nella fucina subisce mutamento.
Il Dio artista, zoppo, respinto dalla madre HERA, rinasce in un’officina d’oro nel cuore degli abissi. Afrodite, la più bella delle Dee, diventa la sua sposa e l’innamorata segreta del vigoroso Ares. Alla scoperta dei due amanti, Efesto lavora una rete d’oro in fine filigrana ad avvolgere il corpo dell’amata, forse nel desiderio di immobilizzarla a sè come una scultura marmorea.
Deformità e Bellezza, potere e magia, la forza della forgia ed il ricamo dell’oro. Essenze di un Mondo profondo che dita sottili lasciano fluttuare nel corpo e nella mente.
Così armonie ed aromi sono le essenze che DANHERA raccoglie per renderle libere nel tempo, per sublimare le fragranze prima che il tempo le possa consumare…
I racconti antichi sono storie che regalano al nostro presente metafore preziose e le realtà sublimanti di Efesto parlano anche di queste gemme odorose, conosciute con amore e sapienza, condotte alla bellezza ed avvolte da DANHERA in una magnifica rete d’oro.
